PTOF

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

Indice

  1. Storia della Scuola dell’Infanzia  Asilo Maria
  2. Identità della scuola
  3. Le finalità educative della Scuola dell’Infanzia
  4. Progettazione curricolare: la programmazione educativa, didattica e verifica           
  5. Organizzazione scolastica
  6. Regolamento per la frequenza scolastica
  7. Gli organi collegiali e la partecipazione dei genitori
  8. L’ampliamento dell’offerta formativa
  9. Continuità educativa
  10. Calendario scolastico

Premessa

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) è lo strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa ed assume responsabilità nei confronti dei risultati che produce.
Il P. T. O. F. rappresenta l’offerta globale di tipo educativo e didattico della scuola. Esso contiene, infatti, tutte le scelte curricolari ed extra curricolari, i servizi offerti, le scelte organizzative e i criteri di utilizzazione delle risorse e di valutazione degli interventi.
L’elaborazione e l’adozione del Piano dell’Offerta Formativa da parte delle scuole d’ogni ordine e grado è prevista e disciplinata dal regolamento sull’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo che è stato emanato con D. P. R n.275 art.3, 8 Marzo 1999, contenente norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21, comma 1, della legge 15 Marzo 1997, n. 59.


1. Storia della Scuola dell’Infanzia  Asilo Maria

 La scuola dell’infanzia “Asilo Maria” ebbe origine grazie al lascito del nobile avvocato Luigi Sartirana con testamento datato 31 dicembre 1892 nel quale nominava erede universale la Congregazione di Carità.
Nel maggio del 1903 iniziarono i lavori per la costruzione dell’edificio su progetto dello stesso Presidente della Congregazione, l’Ing. Paolo Vanotti.
Dopo un anno, e precisamente nel 1904, la scuola iniziò a svolgere le sue funzioni educative. Successivamente, con Decreto Regio del 6 maggio 1906, l’Asilo fu riconosciuto come Ente Morale. Dopo alcuni anni, la direzione didattica fu affidata alle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, che svolsero il loro ruolo di educatrici insieme all’ausilio di personale laico. Secondo varie stime, raccoglieva non meno di 300 bambini, la maggior parte dei quali, usufruivano del servizio gratuitamente. La scuola rispondeva in questo modo ai reali bisogni di una popolazione dedita, in larga parte, ai lavori agricoli, quale era l’attività principale di Bollate all’inizio del secolo.

2. Identità della scuola

L’ Associazione scuola dell’Infanzia “Asilo Maria”, Ente Morale di diritto Privato, si riconosce di ispirazione Cristiana Cattolica e senza finalità di lucro.
È gestita da un Presidente con il Consiglio di amministrazione e, come abbiamo visto, esercita la sua attività educativa in Bollate dal 1904.
Nell’evoluzione storica ha modificato modalità e mezzi educativi, conservando intatto l’amore per i bambini e la passione educativa.
La scuola è un ambiente di vita, di formazione e di cultura che pone il bambino al centro dell’attenzione educativa, come valore umano sommo ed irripetibile da cogliere, amare, formare e preparare.
Tende, pertanto, ad avere uno stile educativo caratterizzato da:

  • disponibilità, amabilità e fermezza;
  • rispetto reciproco;
  • serenità e gioia.

L’azione educativa, didattica e formativa, l’organizzazione dell’ambiente fisico e psicologico in cui i bambini vivono, l’impegno di collaborazione richiesto ai genitori che liberamente hanno scelto questa scuola, si configurano come autentica risposta al messaggio cristiano.

La scuola riconosce inoltre quali suoi principi ispiratori:

  • la Costituzione Italiana ed in particolare l’articolo 3 della Costituzione,  nella quale si sostiene che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge  e l’articolo 34 in cui si dice che “ La scuola è aperta a tutti ”.
  • La Legge n°53 del 28 marzo 2003    pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 2 marzo 2004 e al Decreto Ministeriale 31 luglio 2007. “Norme generali sull’istruzione”
  • La Legge n 62 del 10 marzo 2000, “ Norme per la parità scolastica”.
  • Le direttive dell’A. M. I. S. M. e della F. I. S. M., cui la scuola è associata.

3. Le finalità educative della Scuola dell’Infanzia

La scuola dell’infanzia “Asilo Maria” di Bollate si pone come istituzione avente finalità pubblica e pluralista e concorre a promuovere la formazione integrale della personalità del bambino dai tre ai sei anni di età, aiutandolo a formarsi come soggetto attivo e consapevole capace di interpretare in modo personale e creativo la realtà che lo circonda; in collaborazione con la famiglia e l’ambiente sociale in cui opera, nel pieno rispetto della idealità e della legislazione vigente.
La scuola si impegna, inoltre, nel recupero di bambini in situazioni di disadattamento sociale e disabilità.

Obiettivi Generali del Processo Formativo

La scuola dell’infanzia, pur operando in piena autonomia, fa proprie le Indicazioni per il Curricolo (31 luglio 2007 ), gli Atti di Indirizzo ( 8 settembre 2009 ) e le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
(30 maggio 2012).
Per ogni bambino e bambina, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’ identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.

Si desidera formare:

  • un bambino autonomo che sa orientarsi e compiere delle scelte, curioso di conoscere e di capire, aperto alla scoperta;
  • un bambino che gioca, esplora, che percepisce, che riesce ad instaurare relazioni positive con gli altri, quindi capace di collaborare, rispettare, tollerare;
  • un bambino che sa capire, che sa fare, che sa fantasticare, che sa sognare;
  • un bambino che ha stima di sé e fiducia nelle proprie capacità, che esprime e controlla i propri sentimenti e rispetta quelli degli altri;
  • un bambino che rispetta le norme e valori condivisi dalla comunità scolastica ed extrascolastica.

Il compito dell’insegnante:

  • promuovere l’esperienza diretta  dei bambini attraverso un sapiente lavoro di regia all’interno del contesto scolastico; preparare cioè l’ambiente e le situazioni motivate per operare nei cinque campi di esperienza.
  • favorire una prima forma di elaborazione dell’esperienza da parte dei bambini (formulazioni di ipotesi, congetture, anticipazioni…) che permette di rilevarne le dimensioni di sviluppo, le competenze, le esperienze del passato;
  • promuovere lo sviluppo di competenze in un lavoro autonomo che permette la maturazione dell’identità e al tempo stesso la condivisione di norme comportamentali, di regole, di valori.

4. Progettazione curricolare: programmazione educativa, didattica e verifica

Programmazione educativa

L’attività educativa serve a promuovere lo sviluppo armonico ed integrale della personalità di ogni bambino dai tre ai sei anni, nella prospettiva di uno sviluppo ottimale delle potenzialità di crescita attraverso tutte le dimensioni umane (etiche, religiose, sociali, intellettive, affettive, operative, creative) nel rispetto della individualità e dell’originalità di ciascuno.

La parte operativa del progetto educativo è la programmazione didattica stilata, annualmente, dalle insegnanti.
Essa consente di progettare e realizzare un percorso educativo e didattico che, tenendo presente gli elementi posti dallo specifico contesto circostante, possa consentire il raggiungimento dei traguardi definiti.
La scuola dell’infanzia consolida nel bambino le attività motorie, linguistiche, espressive, logiche, intellettuali, creative e sensoriali strutturando unità di apprendimento che hanno una loro specificità contrassegnata dalle finalità educative, dagli obiettivi didattici, dalle strategie di intervento, dagli indicatori di verifica.

La programmazione dell’attività educativa risponde alle linee di metodo qui sotto elencate:

  • prestare attenzione al primo periodo di inserimento e all’integrazione dei bambini;
  • promuovere attività individualizzate come risposta alle esigenze del singolo bambino;
  • favorire le esperienze di apprendimento a livello di gruppo, perché attraverso di esse il bambino supera l’egocentrismo affettivo, logico, sociale e morale;
  • prestare costante attenzione alla crescita del bambino, affinché si sviluppi armoniosamente;
  • promuovere la continuità educativa, sia nel passaggio da un anno al successivo per tutto il triennio di frequenza alla scuola dell’infanzia, sia con le istituzioni contigue (asili nido e scuola primaria), sia con la famiglia.

Scuola inclusiva
La scuola dell’infanzia, dopo “ un’attenta lettura del grado di inclusività e degli obiettivi di miglioramento”, definisce quali sono i propri obiettivi e ambiti di modificabilità, per permettere la crescita, la valorizzazione e la realizzazione di ogni bambino con bisogni educativi speciali.

Programmazione didattica

La programmazione didattica è elaborata secondo il criterio della progettazione curricolare.
Programmare un curricolo significa tenere conto delle competenze dei bambini per promuovere degli apprendimenti.
La progettazione didattica è attenta ad individuare e programmare le forme di gioco più idonee per raggiungere i traguardi di sviluppo ipotizzato.

Il curricolo si articola attraverso i Campi di esperienza, come luoghi del fare e dell’agire del bambino.

I cinque campi di esperienza sono:

1)Il sé e l’altro

I bambini formulano le grandi domande esistenziali e sul mondo e cominciano a riflettere sul senso e sul valore morale delle loro azioni, prendono coscienza della propria identità, scoprono le diversità e apprendono le prime regole necessarie alla vita sociale.

2)Il corpo e il movimento

I bambini prendono coscienza e acquisiscono il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo, delle sue funzioni, della sua immagine, delle possibilità sensoriali ed espressive e di relazione e imparano ad averne cura attraverso l’educazione alla salute.

3)Immagini,suoni,colori

I bambini sono portati a esprimere con immaginazione e creatività le loro emozioni e i loro pensieri: l’arte orienta questa propensione, educa al sentire estetico e al piacere del bello.
Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi.
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e come attore.

4)I discorsi e le parole

I bambini apprendono a  comunicare verbalmente, a descrivere le proprie esperienze e il mondo, a conversare e dialogare, a riflettere sulla lingua, e si avvicinano alla
lingua scritta.
Attraverso la conoscenza e la consapevolezza della lingua materna e di altre lingue consolidano l’identità personale e culturale e si aprono verso altre culture.

5)La conoscenza del mondo

I bambini esplorano la realtà, imparando a organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare, il comparare, il contare, l’ordinare, l’orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole.
Attraverso le attività proposte, le organizzazioni dei fenomeni naturali e degli organismi viventi, le conversazioni, le attività ludiche, costruttive o progettuali, il bambino comincia a capire l’importanza di guardare sempre meglio i fatti del mondo, confrontando le proprie idee con le idee proposte dagli adulti e dagli altri bambini.
Nella scuola dell’infanzia i bambini apprendono a organizzarsi gradualmente nel tempo e nello spazio, a partire dai loro vissuti quotidiani di vita familiare, scolastica, ludica e facendo riferimento alle attività degli adulti e agli eventi naturali e culturali.

Scelte metodologiche didattiche:

Valorizzazione del gioco

Il gioco e il divertimento si intrecciano in tutte le esperienze e costituiscono in questa età una risorsa privilegiata di apprendimento e di relazione.
Il gioco aiuta ad affrontare, filtrandole, le esperienze spiacevoli e consente al bambino di effettuare le proprie in un contesto privo di rischi eccessivi e ricco degli ostacoli che aiutano a crescere.
Giocare per il bambino è il modo più naturale di conoscersi, di interegire, di apprendere: di vivere.

La vita di relazione

Viene posta particolare attenzione alle molteplici modalità di articolazione dei gruppi nello svolgimento delle attività che possono avvenire per piccoli gruppi eterogenei/omogenei per età, gruppi di pari, gruppo sezione.

Esperienze di laboratorio

Il laboratorio come spazio dove il bambino sviluppa la capacità di osservare con gli occhi e con le mani, per imparare a guardare la realtà con tutti i sensi;
come luogo di creatività e conoscenza, di sperimentazione, scoperta e autoapprendimento, attraverso il gioco.

Verifica e valutazione

La valutazione delle proposte e delle attività della progettazione curricolare è importante e necessaria per poter misurare l’efficacia degli interventi e per poter, eventualmente, modificare le modalità e gli itinerari risultati inadeguati.
Sono previsti momenti di verifica/valutazione sul lavoro che si svolge con i bambini mediante:

  • l’osservazione sistematica e il confronto tra insegnanti;
  • confronti su aspetti particolari con le colleghe della scuola nel Collegio Docenti;
  • confronto con i genitori nei colloqui individuali, in particolare per i bambini dell’ultimo anno di scuola;
  • la raccolta di documentazione grafica, alcuni stralci linguistici e la documentazione ad uso interno sono materiali che vengono utilizzati nei momenti di verifica.

La valutazione è un percorso-guida che permette di conoscere, di valutare i processi, le conquiste, l’autovalutazione e di conseguire e migliorare la nostra offerta educativa.

Documentazione

La raccolta delle informazioni si concretizza nella documentazione, che consente all’insegnante di avere sempre un quadro di riferimento certo e oggettivo del lavoro svolto ed è un valido supporto per la costruzione di una memoria scolastica.

Documentare per:

  • per e con i bambini, perché hanno bisogno di riesaminare le loro esperienze, e di riflettere su di esse (cartelloni, cartellette, video, fotografie, ecc.);
  • per la famiglia, per una continuità operativa pur nelle distinzioni di ruoli (album foto, elaborati dei bambini);
  • per i docenti, per un confronto che è al tempo stesso momento di verifica;
  • per l’archivio scolastico, perché costruisce la storia della scuola anno dopo anno;
  • per la scuola primaria, per progettare una continuità educativa-didattica e fornire informazioni e materiale relativo al bambino.

Insegnamento della Religione Cattolica ( I. R. C. )

L’insegnamento della Religione Cattolica è inserito nel quadro delle finalità della scuola.
Le attività educative hanno come base di partenza le esigenze e gli interessi dei bambini e le esperienze che essi vivono in famiglia, nella scuola, nell’ambiente sociale e in riferimento alla comunità cristiana. In particolare tali attività aiutano i bambini a cogliere i segni della vita cristiana, a intuire i significati, ad esprimerne con le parole e i segni la loro esperienza religiosa.

5. Organizzazione scolastica

Nella scuola dell’infanzia “Asilo Maria” sono presenti sei sezioni con bambini di età eterogenea ( 3, 4, 5 anni ).
Sono, quindi , presenti sei insegnanti a tempo pieno oltre a tre insegnanti con compresenza a rotazione nelle sezioni.

Caratteristiche strutturali

Primo piano

-1 ingresso
-1 ampio corridoio polifunzionale con armadietti personali
-1 salone  multifunzionale adibito a giochi ricreativi, palestra, sala mass-mediale
-7 aule con materiale ludico didattico
– piano superiore adibito a laboratorio, con 3 sale e una biblioteca per l’infanzia
-1 direzione
-1 segreteria
-2 locali servizi igienici
-1 cucina
-1 dispensa
-1 lavanderia
-1 ripostiglio
-1 cortile esterno con attrezzature ludiche

Secondo piano

-1 ingresso
-1sala adibita a giochi ricreativi

-1 sala lettura/teatrino
-1 laboratorio

-1 Stanza magica
-2 locali servizi igienici
-1 cucina
– 1 terrazzo

Orario di funzionamento

La Scuola dell’infanzia funziona a tempo normale dalle
ore 9.00 alle ore 15.45.
I bambini vengono accolti nelle sezioni dalle ore 9.00
alle ore 9.20.

L’uscita è prevista dalle ore 15.30 alle ore 15.45.

L’uscita intermedia dei bambini alle ore 13.15, da comunicare all’insegnante entro il giorno stesso.

Funziona per tutto l’anno il servizio di pre-scuola e
dopo-scuola con i seguenti orari:
pre-scuola dalle ore 7.30 alle ore 9.00
post-scuola dalle ore 15.45 alle ore 18.15.

 Alle famiglie si richiede il massimo rispetto degli orari nell’interesse del singolo bambino e della rispettiva sezione.

L’organizzazione didattica della giornata

7.30 – 9.00 Pre-scuola: attività previste per il momento dell’ ingresso (giochi negli spazi della sezione)
9.00 – 9.20 Accoglienza in sezione
9.30 – 11.30 Attività organizzate secondo il progetto didattico e articolate in unità di lavoroAttività di laboratorio
I. R. C.
Attività motoria

Laboratorio espressivo – musicale

Laboratorio grafo-motorio

Laboratorio di lingua inglese

Laboratorio di pre requisiti per la scuola primaria

11.30 – 12.00 Riordino delle aule e conseguente pulizia
Apparecchiatura della tavola (secondo i turni) da parte dei bambini, con il supporto delle insegnanti
Igiene personale e preparazione per il momento del pasto
12.00 – 12.45 Pranzo
13.15
Uscita intermedia (quando richiesta)
12.45 – 13.45 Gioco libero negli spazi del salone, della saletta o del cortile
13.30 – 15.15 Riposo per i bambini di 3 anni
14.00 – 15.30 Attività pomeridiane in sezione e una volta alla settimana i bambini di 4 e 5 anni sperimentano un primo approccio alla lingua inglese
15.30 – 15.45 Uscita pomeridiana
15.45 – 16.00 Merenda  per i bambini del post- scuola
16.00 – 18.15 Post-scuola Tempo personalizzato con materiali strutturati

6. Regolamento per la frequenza scolastica

Iscrizioni

Alla Scuola dell’Infanzia possono essere iscritti le bambine  e i bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in corso previo esaurimento delle liste d’attesa dei bambini in possesso dei requisiti di accesso previsti dalla normativa e previa disponibilità di posti nella scuola interessata.
L’iscrizione comporta da parte dei genitori la presa di coscienza e la collaborazione per realizzare i principi educativi che stanno a fondamento di questa scuola.
Alla domanda di iscrizione (riferimento alle date comunicate dal Ministero) dovranno essere uniti i seguenti documenti:

  • Copia del libretto delle Vaccinazioni o la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
  • Stato di famiglia (Autocertificazione).

Frequenza

I bambini che non frequentano la scuola senza giustificato motivo, per un periodo continuativo superiore ad un mese, potranno essere dimessi dalla scuola.
La scuola funziona tutti i giorni escluse le festività e le vacanze come da calendario scolastico.

7. Organi collegiali e partecipazione dei genitori

La scuola dell’infanzia è dotata di organi di partecipazione analoghi a quelli previsti per le scuole statali e più precisamente:

Il Collegio Docenti

È composto dal personale docente della scuola ed è presieduto dalla coordinatrice della scuola stessa.
Programma l’attività annuale con attenzione a perseguire i fini previsti dalla Scuola, attua lo scambio delle informazioni utili al buon andamento della vita della Scuola e verifica il lavoro svolto.
Il Collegio Docenti si avvale della collaborazione di un pedagogista per l’elaborazione della programmazione, per verifiche periodiche, per un eventuale adeguamento della stessa alle esigenze sopravvenute e per la verifica finale.

Assemblea dei genitori e di sezione

È costituita da tutti i genitori dei bambini che frequentano la scuola. L’assemblea si riunisce nei locali della scuola per trattare problemi relativi alla scuola stessa, per affrontare questioni educative, essere informati sulla programmazione educativa e per momenti formativi e di festa.
La prima assemblea  viene  convocata  all’inizio  dell’anno scolastico,durante la quale viene presentata la programmazione annuale.
Ogni riunione dei genitori avviene su convocazione della coordinatrice della scuola, del presidente dell’Ente, o delle insegnanti di sezione in accordo con la coordinatrice.

Consiglio di Intersezione

Il Consiglio di intersezione propone iniziative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa, che il Collegio docenti si riserverà di avallare ed è così composto:

  • Un rappresentante dell’amministrazione
  • La coordinatrice
  • Tutti i docenti
  • Un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni

Altre modalità di partecipazione

  • Riunione di sezione con le insegnanti
  • Colloqui individuali con le insegnanti su richiesta dei genitori o dell’insegnante
  • Incontri con tecnici e specialisti dell’età evolutiva per approfondimenti di temi programmati annualmente dal Collegio Docenti e dai rappresentanti dei genitori
  • Incontri con i genitori per favorire la loro partecipazione al processo educativo della comunità

8.  L’ampliamento dell’ offerta formativa

Oltre al curricolo obbligatorio, la scuola  dell’infanzia offre ulteriori possibilità di arricchimento dell’offerta formativa come segno di ulteriore identità didattica e culturale.

Per i bambini:

Corso di attività motoria

Il bambino, avvalendosi di figure professionali specifiche, attraverso situazioni di gioco e di conoscenza, matura dal punto di vista fisico, affettivo e motorio. L’attività motoria è rivolta ai bambini di 3, 4 e 5 anni.

Laboratorio espressivo – musicale

Attraverso il movimento ritmico, l’uso della voce e di strumenti musicali, il bambino acquisisce consapevolezza di sé, diventando metro e misura dello spazio/tempo, nonché strumento di relazione e di conoscenza. Il laboratorio è condotto dallo specialista ed è rivolto ai bambini di 5 anni. Sono previsti “Incontri di avvicinamento graduale alla musica”, durante l’anno scolastico, per i bambini di 3 e 4 anni.

Laboratorio grafo-motorio
Il laboratorio offre, ai bambini dell’ultimo anno, la possibilità di imparare attraverso attività ludiche e attività non scrittorie finalizzate ad una corretta impugnatura e postura. Ogni incontro è creato perché il bambino si senta stimolato nella sua curiosità e autostima, attraverso esercizi di pregrafismo.

Attività extrascolastiche
Le attività vengono svolte direttamente a scuola, dopo l’orario scolastico, e sono presentate all’inizio dell’anno con apposita comunicazione.

Attività ludica di Inglese

La programmazione settimanale prevede un momento ludico dedicato alla lingua inglese per i bambini di 4 e 5 anni.

Centro Estivo

Il centro estivo Asilo Maria, gestito da personale interno, è aperto le prime tre settimane del mese di luglio, dal lunedì al venerdì.

Collegamento con la parrocchia

La scuola dell’infanzia partecipa ad alcune iniziative della comunità ecclesiale locale.

Rapporto con il territorio

È importante un processo di sensibilizzazione per una pedagogia del territorio, utile a non creare due mondi (quello della scuola e quello del territorio) ma un unico mondo aperto che permetta di vivere meglio la propria città. A tal fine, la scuola dell’infanzia propone iniziative programmabili di volta in volta.

Per le famiglie:

Collaborazione e partecipazione delle famiglie

È di fondamentale importanza la collaborazione tra scuola e famiglia.
A tale scopo vengono programmati e realizzati momenti di aggregazione delle famiglie, rendendo la scuola luogo di scambio e di confronto.

Incontri formativi per  genitori e insegnanti

Ritenendo utile sviluppare una formazione comune tra insegnanti e genitori, la scuola dell’infanzia propone ogni anno alcuni incontri su tematiche di comune interesse.
Le famiglie vengono informate attraverso un’adeguata pubblicizzazione.

9. Continuità educativa

Il percorso di continuità formativa si sviluppa in senso orizzontale, in rapporto alle famiglie e ai servizi sul territorio e in senso verticale in rapporto alla scuola primaria.

Continuità orizzontale

L’esperienza educativo-scolastica è un sistema di comunicazione integrato nel più ampio sistema sociale. La collaborazione tra scuola e famiglia per una ricerca comune di coerenza educativa è indispensabile; infatti nel corso  dell’anno scolastico vengono favoriti dei momenti di incontro e di scambio mirati all’individuazione delle strategie educative e del rapporto con il bambino.

Continuità verticale

La continuità educativa merita di essere esercitata anche a livello verticale e ciò presuppone l’instaurazione di efficaci collegamenti didattici, organizzativi e curricolari con i livelli precedenti (asilo nido) e successivi (scuola primaria) del ciclo formativo di base.

A tal fine, la scuola dell’infanzia instaura con le insegnanti della scuola primaria un raccordo didattico che permetta ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e a quelli della scuola primaria di compiere un percorso significativo, che li veda coinvolti in una comune attività (denominata Giornata dell’Accoglienza ) per il piacere di stare insieme e di conoscere la nuova struttura scolastica.
Inoltre la Commissione definisce le modalità per il passaggio delle informazioni (schede, disegni e colloqui) di ogni singolo bambino.

10. Calendario scolastico

La scuola dell’infanzia funziona tutti i giorni esclusi il sabato e le feste come da calendario scolastico e le festività nazionali.
Il calendario scolastico viene programmato dal Consiglio di amministrazione e dal Collegio docenti (tenendo conto del calendario scolastico della regione Lombardia) e, all’inizio dell’anno scolastico, verrà esposto all’Albo della scuola e consegnato ad ogni singolo bambino.